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Covid19, l’appello della Fondazione Polito: «Vaccino per tutti i calciatori»

Sui giornali sportivi si legge da giorni, sulla scorta di quanto accaduto nel ritiro dello Spezia calcio, che tanti suoi calciatori sono risultati positivi al test COVID19, suscitando l’allarme per una diffusione dei contagi che potrebbe riguardare a breve anche i calciatori delle altre squadre.

Sorprende il fatto che i nostri politici stiano invitando a comportamenti più responsabili tutta la popolazione, raccomandando vaccinazioni e distanze nei luoghi pubblici. Anche la sponsorizzazione del Green Pass segue questa direzione per evitare il diffondersi dei contagi da Covid19. Ma non si fa minimamente menzione di quanto stia accadendo nel mondo del calcio. Tra allenamenti, ritiri e partite amichevoli i calciatori sono sempre in contatto tra loro, rischiando di far crescere a dismisura il numero dei contagiati.

Da un lato si parla di riapertura degli stadi per consentire al pubblico di tornare a vivere l’emozione delle partite dal vivo. Contraddittoriamente, non si è levata nemmeno una voce per imporre una vaccinazione obbligatoria nell’ambito del calcio. Come se la giovinezza che caratterizza l’età media dei calciatori potesse sopperire alla contagiosità del virus, considerando l’ambiente calcistico quasi come una zona franca.

La Fondazione Fioravante Polito che, come noto, ha a cuore la salute degli sportivi con l’istituzione della obbligatorietà del Passaporto Ematico, è dell’avviso che in vista della imminente riapertura dei campionati di calcio, dalla serie A alla serie della lega LND, sia indispensabile far sì che tutti i calciatori prima dell’inizio della stagione risultino vaccinati contro il Covid19 al fine di consentire di iniziare i campionati in sicurezza. Della serie “Istituzioni sportive, se ci siete, battete un colpo!”.